Eugenia Vanni
L’artista è stata invitata a interpretare il
Palazzo Corboli Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra
Titolo:
Il lavoro è solo rispetto all’artista
23’’
BIO
Eugenia Vanni (Siena, 1980) La pratica artistica di Eugenia Vanni indaga gli aspetti poetici che si celano dietro i procedimenti di realizzazione delle tecniche di belle arti, portando alla luce quei passaggi e stratificazioni precedenti alla realizzazione dell’opera e mettendo in evidenza i concetti di superficie, di visibile / invisibile, vero / falso.
Si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze ed in Arti Visive e Studi Curatoriali presso la NABA di Milano.
Ha esposto in vari spazi espositivi, musei e gallerie in Italia e all’estero, tra questi: l’Istituto Italiano di Cultura di New York, il Museo Marino Marini di Firenze, il Museo MAN di Nuoro, il Museo di Villa Croce a Genova, il Museo Internazionale e Biblioteca della musica, Bologna, il Centro Espositivo Villa Pacchiani a Santa Croce sull’Arno (PI), il Santa Maria della Scala e la Galleria Fuoricampo a Siena, la Galleria Fuoricampo Temporary Space, Bruxelles, e ancora presso la Galleria Studio la Città di Verona, la Galleria Riccardo Crespi, Milano, Villa Contemporanea Galleria d’Arte Monza. la Galleria Unosunove Arte Contemporanea, Roma. Nel 2016 è stata visiting artist per il corso di incisione presso l’Academie Royale des Beaux-Arts, Bruxelles. Attualmente è docente di pittura alla LABA Libera Accademia di Belle Arti di Firenze e di disegno e pittura all’Istituto Marangoni di Firenze. Dal 2016 dirige, con l’artista Francesco Carone, il Museo d’Inverno (seasonal contemporary art events) a Siena.
L’OPERA
È una frase creata dall’artista che compare la prima volta in forma di incisione su pietra, è poi riapparsa anche in pittura, in alcuni momenti della vita dell’artista.
È la prima volta però che viene pronunciata verbalmente, svelando quindi la sua identità multipla.
Essa cambia significato a seconda dell’utilizzo delle pause e rimanda a tre momenti distinti dell’esistenza del lavoro artistico.
In questo specifico contesto ci fa soffermare sulla presenza dell’opera all’interno dei musei, quindi lontani nel tempo e nello spazio dal suo creatore: l’artista.
Eugenia Vanni
The artist has been invited to interpret the Palazzo Corboli Civic and Diocesan Museum of Sacred Art
Eugenia Vanni
Il lavoro e’ solo rispetto all’artista
23’’
BIO
Eugenia Vanni (Siena, 1980) Eugenia Vanni’s artistic practice investigates the poetic aspects behind the processes of realization of the techniques of fine arts, bringing to light those passages and layers prior to the realization of the work and highlighting the concepts of surface, visible / invisible, true / false.
He graduated in Painting at the Academy of Fine Arts in Florence and in Visual Arts and Curatorial Studies at the NABA in Milan.
He has exhibited in various exhibition spaces, museums and galleries in Italy and abroad, among them: the Italian Cultural Institute in New York, the Marino Marini Museum in Florence, the MAN Museum in Nuoro, the Villa Croce Museum in Genoa, the International Museum and Library of Music, Bologna, the Villa Pacchiani Exhibition Center in Santa Croce sull’Arno (PI), the Santa Maria della Scala and Fuoricampo Gallery in Siena, the Fuoricampo Temporary Space Gallery, Brussels, and again at the Studio la Città Gallery in Verona, the Riccardo Crespi Gallery, Milan, Villa Contemporanea Art Gallery Monza. Unosunove Arte Contemporanea Gallery, Rome. In 2016 she was a visiting artist for the engraving course at the Academie Royale des Beaux-Arts, Brussels. She currently teaches painting at the LABA Free Academy of Fine Arts in Florence and drawing and painting at the Istituto Marangoni in Florence. Since 2016 she has been directing, with the artist Francesco Carone, the Winter Museum (seasonal contemporary art events) in Siena.
WORK
The work is a sentence created by the artist. In her artistic path, this sentence appears for the first time as an engraving on stone and then reappears through painting.
It’s the first time that the sentence is told out loud, revealing its multiple identities.
It changes its meaning depending on the pauses between the words. It refers to three different moments of an artwork’s life.
In this context, it allows us to reflect on the presence of the work in the museums, far from the time and space of its creator: the artist.
https://www.museisenesi.org/comunicati-stampa/2020/fmstreaming-musei-senesi-radio/