Giovanni Ozzola
L’artista è stato invitato a interpretare la Sala d’Arte San Giovanni e Rocca di Tentennano di Castiglione d’Orcia
Giovanni Ozzola
Titolo:
Un giardino con radici senza nord e le memorie del mio novecento.
13’17’’
BIO
Giovanni Ozzola nasce a Firenze, nel 1982. Vive e lavora alle Canarie.
I principali interessi tematici dell’artista risiedono nel concettualizzare e nel rappresentare l’infinito e l’esplorazione, sia geografica che introspettiva. L’artista si confronta con una pluridisciplinarità estetica che lo porta a esprimersi con la fotografia, la videoarte, l’installazione, ma anche attraverso tecniche tradizionali come l’incisione e lo “strappo d’affresco”. Attraverso queste contaminazioni ibride nasce la sua opera, fatta di immagini e di luce. Una luce in cui il tempo scorre e gli istanti si moltiplicano e si concretizzano, unici e misteriosi.
Le sue mostre personali sono state ospitate in importanti istituzioni come Fosun Foundation Shanghai; Centro Fundación UNICAJA, Malaga; Claustros del convento de San Francisco de Asís, Basilica Menor, La Habana, Cuba; Untitled Association-Lynchen, Berlino; Centro Arti Visive Pescheria, Pesaro; District 6 Museum, Cape Town. Ha partecipato a numerose mostre collettive, presso prestigiose istituzioni come Fondation Louis Vuitton, Parigi; Mori Art museum, Tokyo; Tate Modern, Turbine Hall Bridge, Londra; Schunck-Glaspaleis, Heerlen; Guandong Museum of Art, Guangzhou; Shanghai Exhibition Centre, Shanghai; Museo Maxxi, Roma; OCT- Contemporary Art Terminal Shanghai; Museo Macro, Roma; Stadtgalerie, Kiel; Chelsea Art Museum, New York; Foro Romano e Palatino, Parco Archeologico del Colosseo, Roma; Art Sonje Center, Seoul.
L’OPERA
Il giorno 10 Giugno 1940 la canzone “mattinata fiorentina” fu interrotta dalla voce di Mussolini per annunciare l’entrata in guerra dell’Italia. Il momento di leggerezza bruscamente interrotto diventa la porta per l’avvenimento inimmaginato.
Tutto si doppia e così facendo raggiunge la propria essenza, Il confine, l’azione, la ricezione; l’anima mundi, la grande psiche che ci circonda, di cui facciamo parte. Entrare in un pensiero, o come dice Hillman risuonare un pensiero che è fuori di noi.
Il paesaggio della natura, il paesaggio “naturale” della Toscana è forgiato dall’uomo, non è dunque niente più che un atto contro natura; una natura pensata, trasfigurata verso la nostra idea di natura. Una grande psiche che ci circonda e che ci mostra chi siamo, intorno a noi, le memorie, i musei, ci ricordano gli avvenimenti, delle modalità delle passate realtà, che come miti continuano a raccontarci chi siamo. Riunire tutto questo, senza melanconia e senza il giogo dello scandalo, ci porta a capire la nostra storia mitica e dunque chi siamo.
————————–
Giovanni Ozzola
The artist has been invited to interpret the San Giovanni Art Hall and the Tentennano Fortress in Castiglione d’Orcia
Giovanni Ozzola
Title: Il Giardino
13’17’’
BIO
Giovanni Ozzola was born in Florence, in 1982. He lives and works in the Canary Islands.
He is interested in conceptualizing and representing infinity and exploration, both geographical and introspective. The artist engages with a multidisciplinary dimension that leads him to express himself through photography, video art, installations, but also through traditional techniques such as the engraving and the “tear of the fresco”. He gives birth to his artworks through these hybrid contaminations, made of images and light. A light in which time flows and the instant moments multiply and become concrete, unique, and mysterious.
His solo exhibitions were held at Fosun Foundation Shanghai; Centro Fundación UNICAJA, Malaga; Claustros del convento de San Francisco de Asís, Basilica Menor, La Habana, Cuba; Untitled Association-Lynchen, Berlin; Centro Arti Visive Pescheria, Pesaro; District 6 Museum, Cape Town. He participated in many group exhibitions, in important institutions, such as Fondation Louis Vuitton, Paris; Mori Art Museum, Tokyo; Tate Modern, Turbine Hall Bridge, London; Schunck-Glaspaleis, Heerlen; Guandong Museum of Art, Guangzhou; Shanghai Exhibition Centre, Shanghai; Museo Maxxi, Rome; OCT- Contemporary Art Terminal Shanghai; Museo Macro, Rome; Stadtgalerie, Kiel; Chelsea Art Museum, New York; Foro Romano and Palatino, Parco Archeologico del Colosseo, Rome; Art Sonje Center, Seoul.
WORK
In 1940, “mattinata fiorentina” was playing on the radio when it was interrupted by Mussolini’s voice announcing Italy’s entry into the war. The moment of lightness abruptly interrupted becomes the door to the unimagined event.
Everything doubles and in doing so reaches its essence: the border, the action, the reception. The anima mundi, the great psyche that surrounds us and in which we are. To enter in a thought or, as Hillman says, resonate a thought that is outside of us. The natural landscape, Tuscany “natural” landscape is made by men, it is nothing but an act against nature, a thought nature, transfigured towards our idea of nature.
The great psyche that surrounds us and shows us who we are, our memories, the museums; it reminds us about the events, the past realities that keep telling us who we