RADIOLIBRARTE

Giacinto Di Pietrantonio dialoga con Michele Dolz sul suo libro “Andy Warhol Nascosto “, Edizioni Ares, 2021

Rubrica ideata e condotta da Giacinto di Pietrantonio su libri di per e introno all’arte

Michele Dolz

Michele Dolz (Castellón, Spagna 1954), vive a Milano e insegna Storia dell’Arte Cristiana all’Università Pontificia della Santa Croce, in Roma. È autore di numerosi libri su arte e spiritualità, tra cui Il Dio bambino (Mondadori 2001), Lo splendore delle cose (Ancora 2001), Il volto del Padre (con Rodolfo Papa. Ancora 2004), Arte Cristiana in Italia (direttore Timothy Verdon, stesura del terzo volume. San Paolo 2008), La pietà Lombarda. Dalla «devotio moderna» a Bergognone (Pontificia Università della Santa Croce 2011), Nicola Sebastio scultore (Medusa 2014).Andy Warhol (Pittsburgh 1928 – New York 1987) è stato l’artista più influente del Novecento, l’uomo che ha creato un modo nuovo non solo di raffigurare, ma di guardare la realtà. Ma fece di sé stesso un’icona inseparabile dalla sua arte, un personaggio inafferrabile, un mix di timidezza, di ottusità, di curiosità, di glamour, di superficialità. A oltre trent’anni dalla sua morte ci si chiede se l’uomo Warhol fosse veramente così. E in questa inchiesta emerge un aspetto che quasi nessuno conosceva mentre egli era in vita: Warhol era un fervente cattolico, dedito privatamente alla preghiera, alla beneficenza, all’aiuto agli altri. La sua fede dovette però fare i conti con la sovraesposizione mediatica.

IT

Andy Warhol nascosto

Andy Warhol (Pittsburgh 1928 – New York 1987) è stato l’artista più influente del Novecento, l’uomo che ha creato un modo nuovo non solo di raffigurare, ma di guardare la realtà. Ma fece di sé stesso un’icona inseparabile dalla sua arte, un personaggio inafferrabile, un mix di timidezza, di ottusità, di curiosità, di glamour, di superficialità. A oltre trent’anni dalla sua morte ci si chiede se l’uomo Warhol fosse veramente così. E in questa inchiesta emerge un aspetto che quasi nessuno conosceva mentre egli era in vita: Warhol era un fervente cattolico, dedito privatamente alla preghiera, alla beneficenza, all’aiuto agli altri. La sua fede dovette però fare i conti con la sovraesposizione mediatica, e prima ancora con la sua omosessualità…

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EN

Michele Dolz (Castellón, Spain 1954), lives in Milan and teaches History of Christian Art at the Pontifical University of the Holy Cross, in Rome. He is the author of numerous books on art and spirituality, including The Child God (Mondadori 2001), The splendor of things (Ancora 2001), The face of the Father (with Rodolfo Papa. Ancora 2004), Christian Art in Italy (director Timothy Verdon , draft of the third volume. San Paolo 2008), Lombard Piety. From the “modern devotee” to Bergognone (Pontifical University of the Holy Cross 2011), Nicola Sebastio sculptor (Medusa 2014). Andy Warhol (Pittsburgh 1928 – New York 1987) was the most influential artist of the twentieth century, the man who created a new way not only to represent, but to look at reality. But he made himself an inseparable icon from his art, an elusive character, a mix of shyness, dullness, curiosity, glamor, superficiality. More than thirty years after his death, one wonders if the Warhol man was really like this. And in this investigation an aspect emerges that almost no one knew while he was alive: Warhol was a fervent Catholic, privately dedicated to prayer, to charity, to helping others. His faith, however, had to deal with media overexposure.

Andy Warhol hidden Andy Warhol (Pittsburgh 1928 – New York 1987) was the most influential artist of the twentieth century, the man who created a new way not only of depicting, but of looking at reality. But he made himself an inseparable icon from his art, an elusive character, a mix of shyness, dullness, curiosity, glamor, superficiality. More than thirty years after his death, one wonders if the Warhol man was really like this. And in this investigation an aspect emerges that almost no one knew while he was alive: Warhol was a fervent Catholic, privately dedicated to prayer, to charity, to helping others. His faith, however, had to deal with media overexposure, and even before that with his homosexuality …