L’artista è stato invitato a interpretare Palazzo Borgia Museo Diocesano di Pienza
Maranzano
Titolo: Lettera-FMS
BIO
Il suo dettato è quello di una sacralità tutta laica che afferma la positività dell’esistenza
e l’interna armonia che accorda il “vivente” con il mondo e la sua sostanza, che è,
nella sua visione, insieme e inestricabilmente materiale e spirituale.
Scopo della sua arte è allora segnare nuclei di energia in cui quella sostanza
si rivela e ci fa consapevoli della nostra vita nel mondo.
Filo conduttore di tutta l’opera di Salvadori è un rigoroso ordine geometrico, dato da una continua
alternanza di vuoti e di pieni che, integrandosi, modificano continuamente figure consegnateci sempre
identiche a loro stesse da una scienza esatta quale la geometria. Traccia cicli armonici dove ad interagire
sono elementi primari (come l’acqua, il colore e la luce), rigenerati, mediante il contatto stabilito
con i metalli (il piombo, lo stagno, il ferro, il rame, il mercurio, l’argento e l’oro), in multiformi combinazioni formali,
percorse da un ininterrotto scambio di flussi energetici. Il suo lavoro plastico – che si sviluppa per “famiglie” di figure,
sempre cangianti a seconda delle congiunzioni ideate – richiama l’attenzione dell’osservatore per la rara capacità di rimando ad una dimensione eterea.
Salvadori ha esposto presso gallerie private come Lucio Amelio a Napoli (1978), Salvatore Ala a Milano
e New York (1980 e 1982), Mario Pieroni, a Roma (1981, 1985 e’86), Christian Stein, Milano (1988, 1999, 2005, 2017)
Building, Milano (2017). Ha tenuto mostre antologiche presso istituzioni come l’Art Gallery of Ontario, Toronto, nel 1987;
Le Magasin, Grenoble e il Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano nel 1991, il Museo Pecci di Prato nel 1997;
la Fondazione Querini Stampalia a Venezia nel 2005, il Maxxi di Roma nel 2012; Stiftung Insel Hombroich, Neuss nel 2018.
E’ stato invitato alla Biennale di Venezia nel 1982, 1986, 1993, a Documenta a Kassel nel 1982 e 1992 e a Istanbul,
Capitale Europea della Cultura 2010. Fra le mostre collettive a cui ha partecipato ricordiamo Chambres d’amis a Gent nel 1986,
Correspondentie Europa, Stedelijk Museum, Amsterdam nel 1986; la mostra inaugurale del Museo Mori di Tokyo nel 2003
e Ytalia al Forte del Belvedere a Firenze nel 2017.
L’OPERA
Il sopralluogo dell’artista si è rivelato l’occasione per riflettere sul valore dell’operare artistico all’interno
di un contesto contraddistinto da tale perfezione architettonica e paesaggistica. L’incontro a Pienza è stato
portatore di significati universali che attraversano la vita e l’arte. Esserci, ritrovarsi e saper stare nel luogo
che ci contiene in senso universale costituiscono i principi dell’opera d’arte.
L’incontro e i saluti, la vita e il bello della vita.
—
Remo Salvadori
The artist has been invited to interpret Palazzo Borgia – Diocesan Museum in Pienza
BIO
Remo Salvadori was born in Cerreto Guidi, in 1947. He has lived and worked in Milan since 1972.
His practice is based on a secular sacredness which states the positive quality of our existence and the living being’s harmony
with the world and its substance, both spiritual and material. Indeed, his objective is to mark the nuclei of energy through
which this substance reveals itself and makes us aware of our life in the world.
His work is based on a rigorous geometric order originated by the alternation of voids and solids which, integrating,
transform the geometric forms that the exact science has taught us to be always the same. He traces harmonious cycles
where the elements (such as water, colour, and light) interact. Combining with the metals (lead, tin, iron, copper, mercury,
silver, and gold), they result in manifold formal compositions that are characterized by an uninterrupted flow of energy.
In addition to this, his works of sculpture, in which we can identify “families” of shimmering forms, have the capacity to project the observer in an ethereal dimension.
Salvadori exhibited in many galleries, such as Lucio Amelio in Naples (1978), Salvatore Ala in Milan and New York (1980 and 1982),
Mario Pieroni in Roma (1981, 1985 and ’86), Christian Stein in Milan (1988, 1999, 2005, 2017) Building in Milan (2017). He exhibited
also in institutions such as Art Gallery of Ontario, Toronto, in 1987; Le Magasin, Grenoble and Padiglione d’Arte Contemporanea in Milano in 1991,
Museo Pecci in Prato in 1997; Fondazione Querini Stampalia in Venice in 2005, Maxxi in Rome in 2012; Stiftung Insel Hombroich, Neuss in 2018.
He was invited by the Venice Biennal in 1982, 1986, 1993, by Documenta in Kassel in 1982 and 1992 and by Istanbul, European Capital of Culture 2010.
Among the exhibition in which he participated, there are Chambres d’amis in Gent in 1986, Correspondentie Europa, Stedelijk Museum,
Amsterdam in 1986; the opening exhibition of Mori Museum in Tokyo in 2003, and Ytalia at Forte del Belvedere in Florence in 2017.
WORK
The visit of the artist has been an opportunity to reflect on the value of artistic work in a framework characterized by architectural
and environmental perfection. The meeting with the artist brings universal meanings about life and art. To be and meet,
to stay in the place that contains us in a universal sense: these are the principles of the work of art. The meeting and greetings, life and the beauty of life.
degli artisti contemporanei toscani e dei professionisti.
FMStreaming, the audio project of the Fondazione Musei Senesi which interprets museums through the voices and works of contemporary Tuscan artists and professionals.
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