lunedi/monday h. 10.00 am e/and 5,30 pm
concept e cura di orostudio ac Adriana Civitarese

Luce di Pescara/Chiarezza orostudio ac ilsensonascosto con Massimiliano Scuderi

Esiste sempre un senso nascosto nell’opera di un artista.
Esiste un rapporto con l’atmosfera luminosa.
Esiste un rapporto con il buio.
Come percepiamo il paesaggio?
Il rapporto con il paesaggio è immersivo, non è qualcosa che si possa toccare o raggiungere, esso sta intorno, in più ci attraversa.
Esiste un paesaggio fuori e un paesaggio dentro di noi.
Esiste l’interiorizzazione del paesaggio.
Esiste un tipo di luce che produce un tipo di creatività?
E un tipo di luce che favorisce comportamenti, che crea legami, che fa nascere riflessioni sui tanti livelli
della vita? Com’è la vita a Pescara? Come vivono la luce le persone che la abitano?
Interessa una parte di tutto oppure interessa tutto? Una parte che racchiude il senso nascosto genera il desiderio dell’arte? Sappiamo dire cosa?
La città verso il mare Adriatico, il passato. E’ passato il suo sole che presto si alza inclinandosi, illuminando bene il quadro davanti ai nostri occhi. Osserviamo una visuale verso il mare che non possiede energia ma immagine, l’immagine ci contiene.
Contiene insieme la sublimazione di ciò che passa, contenendo il passato contiene la nostalgia del senso nascosto. Non sapendo dire cosa davvero ci trafigge il cuore in un presente continuo possiamo guardare all’arte, essa ci ospita, aprirà per noi un bosco, una marea con la luna piena e capiremo come leggere la natura. L’arte è differente dall’architettura perché quest’ultima si occupa di creare un mondo rigido su di un sistema cosmico elastico. L’arte contenendo il passato nel senso nascosto ci tiene legati al sistema cosmico nel quale la nostra inesauribile bellezza ci proietta. Possiamo essere luminosi e stupendi.

orostudio “Luce di Pescara”

Pensare alla luminosità di un luogo, di Pescara e descriverla, descrivendo insieme ciò che continua a produrre creativamente un tipo di atmosfera. Adriatico su Pescara è il confine che non esiste, a onde e in aria con le nuvole, un’antica pazienza apre il sorriso dell’azzurro. Una sensibilità che continua a esprimersi con l’arte, una città che ne custodisce molta. “Luce di Pescara”

Pensare alla luminosità di un luogo, di Pescara e descriverla, descrivendo insieme ciò che continua a produrre creativamente un tipo di atmosfera. Adriatico su Pescara è il confine che non esiste, a onde e in aria con le nuvole, un’antica pazienza apre il sorriso dell’azzurro. Una sensibilità che continua a esprimersi con l’arte, una città che ne custodisce molta.

Chiarezza con Massimiliano Scuderi

Critico, curatore e architetto, con PhD in Arte Contemporanea. È co-fondatore e curatore dello spazio A SUD nonché direttore artistico della Fondazione Zimei di Pescara. Ha collaborato e collabora con numerose gallerie, fondazioni e Musei internazionali. Ha curato numerose mostre e conferenze di arte e architettura e ha svolto e svolge attività di ricerca e di insegnamento presso varie università italiane e all’estero.
Ha collaborato con numerosi artisti e architetti, quali Vito Acconci, Hans Schabus, Atelier Bow-wow, Peter Fend, Ugo La Pietra, Bert Theis, Alfredo Pirri, Maurizio Mochetti, Philippe Rahm, Zafos Xagoraris, Franck Scurti, Adriano Costa, Pedro Barateiro tra gli altri.
Autore di libri, saggi e articoli, collabora con molte riviste come Arte e Critica, Flash Art, Exibart, Abitare, Contemporary, Alias de IL Manifesto, Area, MU6, EWT tra gli altri. E’ autore e curatore per Postmedia dei libri “Silencers and Amplifiers” su Zafos Xagoraris e “Constructed Atmospheres” su Philippe Rahm..
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There is always a hidden meaning in an artist’s work.
There is a relationship with the light atmosphere.
There is a relationship with darkness.
How do we perceive the landscape?
The relationship with the landscape is immersive, it is not something that we can touch or reach, it is all around us, plus it passes through us.
There is a landscape outside and a landscape inside of us.
There is the internalization of the landscape.
Is there a type of light that produces a type of creativity?
And a kind of light that encourages behavior, that creates bonds, that gives rise to reflections on the many levels
of life? What is life like in Pescara? How do the people who live there experience light?
Does it interest a part of everything or does it interest everything? Does a part that encloses the hidden meaning generate the desire for art? Can we say what?
The city towards the Adriatic Sea, the past. It is past its sun that soon rises tilting, illuminating well the picture before our eyes. We observe a view towards the sea that does not possess energy but image, the image contains us.
It contains at the same time the sublimation of what passes, containing the past it contains the nostalgia of the hidden meaning. Not being able to say what really pierces our heart in a continuous present, we can look at art, it hosts us, it will open for us a forest, a tide with a full moon and we will understand how to read nature. Art is different from architecture because the latter deals with creating a rigid world on an elastic cosmic system. Art by containing the past in the hidden sense keeps us connected to the cosmic system in which our inexhaustible beauty projects us. We can be luminous and stupendous.
Light of Pescara” orostudio
Thinking about the brightness of a place, of Pescara and describing it, describing together what continues to creatively produce a type of atmosphere. Adriatic on Pescara is the border that does not exist, in waves and in the air with the clouds, an ancient patience opens the smile of the blue. A sensitivity that continues to express itself with art, a city that holds much of it. “Light of Pescara”
Thinking about the brightness of a place, of Pescara and describing it, describing together what continues to creatively produce a type of atmosphere. Adriatic on Pescara is the border that does not exist, in waves and in the air with clouds, an ancient patience opens the smile of the blue. A sensibility that continues to express itself through art, a city that treasures much of it.
Clarity with Massimiliano Scuderi
Critic, curator and architect, with PhD in Contemporary Art. He is co-founder and curator of the space A SUD as well as artistic director of the Fondazione Zimei in Pescara. He has collaborated with many galleries, foundations and international museums. He has curated numerous exhibitions and conferences on art and architecture and has carried out and continues to carry out research and teaching activities at various Italian universities and abroad.
He has collaborated with numerous artists and architects, such as Vito Acconci, Hans Schabus, Atelier Bow-wow, Peter Fend, Ugo La Pietra, Bert Theis, Alfredo Pirri, Maurizio Mochetti, Philippe Rahm, Zafos Xagoraris, Franck Scurti, Adriano Costa, Pedro Barateiro among others.
Author of books, essays and articles, he collaborates with many magazines such as Arte e Critica, Flash Art, Exibart, Abitare, Contemporary, Alias de IL Manifesto, Area, MU6, EWT among others. He is author and curator for Postmedia of the books “Silencers and Amplifiers” on Zafos Xagoraris and “Constructed Atmospheres” on Philippe Rahm.