Luce di Pescara/Uno specchio orostudio ac ilsensonascosto con Giacinto di Pietrantonio
Esiste sempre un senso nascosto nell’opera di un artista.
Esiste un rapporto con l’atmosfera luminosa.
Esiste un rapporto con il buio.
Come percepiamo il paesaggio?
Il rapporto con il paesaggio è immersivo, non è qualcosa che si possa toccare o raggiungere, esso sta intorno, in più ci attraversa.
Esiste un paesaggio fuori e un paesaggio dentro di noi.
Esiste l’interiorizzazione del paesaggio.
Esiste un tipo di luce che produce un tipo di creatività?
E un tipo di luce che favorisce comportamenti, che crea legami, che fa nascere riflessioni sui tanti livelli
della vita? Com’è la vita a Pescara? Come vivono la luce le persone che la abitano?
Interessa una parte di tutto oppure interessa tutto? Una parte che racchiude il senso nascosto genera il desiderio dell’arte? Sappiamo dire cosa?
La città verso il mare Adriatico, il passato. E’ passato il suo sole che presto si alza inclinandosi, illuminando bene il quadro davanti ai nostri occhi. Osserviamo una visuale verso il mare che non possiede energia ma immagine, l’immagine ci contiene.
Contiene insieme la sublimazione di ciò che passa, contenendo il passato contiene la nostalgia del senso nascosto. Non sapendo dire cosa davvero ci trafigge il cuore in un presente continuo possiamo guardare all’arte, essa ci ospita, aprirà per noi un bosco, una marea con la luna piena e capiremo come leggere la natura. L’arte è differente dall’architettura perché quest’ultima si occupa di creare un mondo rigido su di un sistema cosmico elastico. L’arte contenendo il passato nel senso nascosto ci tiene legati al sistema cosmico nel quale la nostra inesauribile bellezza ci proietta. Possiamo essere luminosi e stupendi.
Esiste un rapporto con l’atmosfera luminosa.
Esiste un rapporto con il buio.
Come percepiamo il paesaggio?
Il rapporto con il paesaggio è immersivo, non è qualcosa che si possa toccare o raggiungere, esso sta intorno, in più ci attraversa.
Esiste un paesaggio fuori e un paesaggio dentro di noi.
Esiste l’interiorizzazione del paesaggio.
Esiste un tipo di luce che produce un tipo di creatività?
E un tipo di luce che favorisce comportamenti, che crea legami, che fa nascere riflessioni sui tanti livelli
della vita? Com’è la vita a Pescara? Come vivono la luce le persone che la abitano?
Interessa una parte di tutto oppure interessa tutto? Una parte che racchiude il senso nascosto genera il desiderio dell’arte? Sappiamo dire cosa?
La città verso il mare Adriatico, il passato. E’ passato il suo sole che presto si alza inclinandosi, illuminando bene il quadro davanti ai nostri occhi. Osserviamo una visuale verso il mare che non possiede energia ma immagine, l’immagine ci contiene.
Contiene insieme la sublimazione di ciò che passa, contenendo il passato contiene la nostalgia del senso nascosto. Non sapendo dire cosa davvero ci trafigge il cuore in un presente continuo possiamo guardare all’arte, essa ci ospita, aprirà per noi un bosco, una marea con la luna piena e capiremo come leggere la natura. L’arte è differente dall’architettura perché quest’ultima si occupa di creare un mondo rigido su di un sistema cosmico elastico. L’arte contenendo il passato nel senso nascosto ci tiene legati al sistema cosmico nel quale la nostra inesauribile bellezza ci proietta. Possiamo essere luminosi e stupendi.
orostudio “Luce di Pescara”
Pensare alla luminosità di un luogo, di Pescara e descriverla, descrivendo insieme ciò che continua a produrre creativamente un tipo di atmosfera. Adriatico su Pescara è il confine che non esiste, a onde e in aria con le nuvole, un’antica pazienza apre il sorriso dell’azzurro. Una sensibilità che continua a esprimersi con l’arte, una città che ne custodisce molta. “Luce di Pescara”
Pensare alla luminosità di un luogo, di Pescara e descriverla, descrivendo insieme ciò che continua a produrre creativamente un tipo di atmosfera. Adriatico su Pescara è il confine che non esiste, a onde e in aria con le nuvole, un’antica pazienza apre il sorriso dell’azzurro. Una sensibilità che continua a esprimersi con l’arte, una città che ne custodisce molta.
Senza Titolo con Giacinto di Pietrantonio.
Senza Titolo con Giacinto di Pietrantonio.
Giacinto Di Pietrantonio è Docente di Storia dell’Arte Contemporanea, Teoria e Storia dei Metodi di
Rappresentazione e di Sistemi Editoriali per l’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano
Curatore di Autostrada Biennale, 2019, nuova biennale d’arte della Repubblica del Kosovo.
Curatore dal 2018 al 2019 delle Residenze Artistiche BoCs Art di Cosenza
Dal 2000 al 217 è stato Direttore della GAMeC (Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea) di Bergamo
di cui ora è rimasto Consigliere fino a Marzo del 2021.
Dal 1986 al 1992 ha ricoperto il ruolo di Redattore Capo prima e Vicedirettore poi per Flash Art Italia.
Dal 1994 al 1996 è stato consulente per le arti visive della Regione Abruzzo.
Tra le molte mostre da lui curate ricordiamo – accanto a quelle alla GAMeC di Bergamo: www.gamec.it –
la mostra degli artisti russi all’interno della rassegna Passaggi ad Oriente alla Biennale di Venezia del
1993, le edizioni di Fuori Uso del 1994, 1995, 1997, 1998, 1999, 2012 e 2016, Over the Edges con Jan
Hoet a Gand (Belgio) e Vanessa Beecroft,2009, e Ibrido, 2010, quest’ultima con Francesco Garutti al di
PAC, Milano, Com’è Viva la città, Villa Olmo, 2015, Como. Collabora con la Fondazione Proa di Buenos
Aires per cui ha realizzato mostre come: Alighiero Boetti, 2004, El Tiempo de l’Arte, 2007, El Classico
ne l’Arte e Fabio Mauri
Dal 1995 al 2004 è stato curatore del Corso Superiore di Arti Visive presso la Fondazione Antonio Ratti
di Como.
Nel 2003 è stato fondatore dell’AMACI (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, di cui è
stato membro del Consiglio di Amministrazione e Vicepresidente fino al 2016.
Dal 2003 al 2006 è stato direttore di I love Museums, la rivista organo di informazione dell’AMACI
(Associazione Musei d’Arte Moderna e Contemporanea Italiani) e della rivista d’arte contemporanea
Perché/?.
Dal 2004 al 2015 è stato Consulente del Premio Furla – Querini Stampalia per l’Arte.
Nel 2005 è stato Commissario della Quadriennale di Roma,
Dal 2008 al 2010 è stato consulente di MiArt Fiera Internazionale d’Arte di Milano.
Dal 2001 al 2005 è stato membro del Comitato Scientifico del MUSEION di Bolzano
Dal 2012al 2017 del Museo Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato
Dal 2012 è membro del Comitato Scientifico del CIAC (Centro Italiano d’Arte Contemporanea) di Foligno
(Umbria).
Nel 2008 è stato insignito dal Magnifico Rettore dell’Università di Bologna Pier Ugo Calzolari del
riconoscimento alla Carriera promosso dall’AMA (Associazione Almae Matris Alumni) dell’ateneo
bolognese.
Nel 2016 riceve il Premio Capitani della Cultura dell’anno
/
Light of Pescara/One mirror orostudio ac ilsensonascosto with Giacinto di Pietrantonio
Rappresentazione e di Sistemi Editoriali per l’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano
Curatore di Autostrada Biennale, 2019, nuova biennale d’arte della Repubblica del Kosovo.
Curatore dal 2018 al 2019 delle Residenze Artistiche BoCs Art di Cosenza
Dal 2000 al 217 è stato Direttore della GAMeC (Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea) di Bergamo
di cui ora è rimasto Consigliere fino a Marzo del 2021.
Dal 1986 al 1992 ha ricoperto il ruolo di Redattore Capo prima e Vicedirettore poi per Flash Art Italia.
Dal 1994 al 1996 è stato consulente per le arti visive della Regione Abruzzo.
Tra le molte mostre da lui curate ricordiamo – accanto a quelle alla GAMeC di Bergamo: www.gamec.it –
la mostra degli artisti russi all’interno della rassegna Passaggi ad Oriente alla Biennale di Venezia del
1993, le edizioni di Fuori Uso del 1994, 1995, 1997, 1998, 1999, 2012 e 2016, Over the Edges con Jan
Hoet a Gand (Belgio) e Vanessa Beecroft,2009, e Ibrido, 2010, quest’ultima con Francesco Garutti al di
PAC, Milano, Com’è Viva la città, Villa Olmo, 2015, Como. Collabora con la Fondazione Proa di Buenos
Aires per cui ha realizzato mostre come: Alighiero Boetti, 2004, El Tiempo de l’Arte, 2007, El Classico
ne l’Arte e Fabio Mauri
Dal 1995 al 2004 è stato curatore del Corso Superiore di Arti Visive presso la Fondazione Antonio Ratti
di Como.
Nel 2003 è stato fondatore dell’AMACI (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, di cui è
stato membro del Consiglio di Amministrazione e Vicepresidente fino al 2016.
Dal 2003 al 2006 è stato direttore di I love Museums, la rivista organo di informazione dell’AMACI
(Associazione Musei d’Arte Moderna e Contemporanea Italiani) e della rivista d’arte contemporanea
Perché/?.
Dal 2004 al 2015 è stato Consulente del Premio Furla – Querini Stampalia per l’Arte.
Nel 2005 è stato Commissario della Quadriennale di Roma,
Dal 2008 al 2010 è stato consulente di MiArt Fiera Internazionale d’Arte di Milano.
Dal 2001 al 2005 è stato membro del Comitato Scientifico del MUSEION di Bolzano
Dal 2012al 2017 del Museo Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato
Dal 2012 è membro del Comitato Scientifico del CIAC (Centro Italiano d’Arte Contemporanea) di Foligno
(Umbria).
Nel 2008 è stato insignito dal Magnifico Rettore dell’Università di Bologna Pier Ugo Calzolari del
riconoscimento alla Carriera promosso dall’AMA (Associazione Almae Matris Alumni) dell’ateneo
bolognese.
Nel 2016 riceve il Premio Capitani della Cultura dell’anno
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Light of Pescara/One mirror orostudio ac ilsensonascosto with Giacinto di Pietrantonio
There is always a hidden meaning in the work of an artist.
There is a relationship with the luminous atmosphere.
There is a relationship with darkness.
How do we perceive the landscape?
The relationship with the landscape is immersive, it is not something that can be touched or reached, it is all around us, it crosses us.
There is a landscape outside and a landscape inside of us.
There is the internalization of the landscape.
Is there a type of light that produces a type of creativity?
And a kind of light that encourages behavior, that creates bonds, that gives rise to reflections on the many levels
of life? What is life like in Pescara? How do the people who live there experience light?
Does it interest a part of everything or does it interest everything? Does a part that encloses the hidden meaning generate the desire for art? Can we say what?
The city towards the Adriatic Sea, the past. It is past its sun that soon rises tilting, illuminating well the picture before our eyes. We observe a view towards the sea that does not possess energy but image, the image contains us.
It contains at the same time the sublimation of what passes, containing the past it contains the nostalgia of the hidden meaning. Not being able to say what really pierces our heart in a continuous present, we can look at art, it hosts us, it will open for us a forest, a tide with a full moon and we will understand how to read nature. Art is different from architecture because the latter deals with creating a rigid world on an elastic cosmic system. Art by containing the past in the hidden sense keeps us connected to the cosmic system in which our inexhaustible beauty projects us. We can be luminous and stupendous.
There is a relationship with the luminous atmosphere.
There is a relationship with darkness.
How do we perceive the landscape?
The relationship with the landscape is immersive, it is not something that can be touched or reached, it is all around us, it crosses us.
There is a landscape outside and a landscape inside of us.
There is the internalization of the landscape.
Is there a type of light that produces a type of creativity?
And a kind of light that encourages behavior, that creates bonds, that gives rise to reflections on the many levels
of life? What is life like in Pescara? How do the people who live there experience light?
Does it interest a part of everything or does it interest everything? Does a part that encloses the hidden meaning generate the desire for art? Can we say what?
The city towards the Adriatic Sea, the past. It is past its sun that soon rises tilting, illuminating well the picture before our eyes. We observe a view towards the sea that does not possess energy but image, the image contains us.
It contains at the same time the sublimation of what passes, containing the past it contains the nostalgia of the hidden meaning. Not being able to say what really pierces our heart in a continuous present, we can look at art, it hosts us, it will open for us a forest, a tide with a full moon and we will understand how to read nature. Art is different from architecture because the latter deals with creating a rigid world on an elastic cosmic system. Art by containing the past in the hidden sense keeps us connected to the cosmic system in which our inexhaustible beauty projects us. We can be luminous and stupendous.
Light of Pescara” orostudio
Thinking about the brightness of a place, of Pescara and describing it, describing together what continues to creatively produce a type of atmosphere. Adriatic on Pescara is the border that does not exist, in waves and in the air with the clouds, an ancient patience opens the smile of the blue. A sensitivity that continues to express itself with art, a city that holds much of it. “Light of Pescara”
Thinking about the brightness of a place, of Pescara and describing it, describing together what continues to creatively produce a type of atmosphere. Adriatic on Pescara is the border that does not exist, in waves and in the air with clouds, an ancient patience opens the smile of the blue. A sensibility that continues to express itself through art, a city that treasures much of it.
Untitled with Giacinto di Pietrantonio.
Untitled with Giacinto di Pietrantonio.
Giacinto Di Pietrantonio is Professor of History of Contemporary Art, Theory and History of Methods of
Representation and Editorial Systems for Art at the Academy of Fine Arts of Brera, Milan.
Curator of Autostrada Biennale, 2019, new art biennial of the Republic of Kosovo.
Curator from 2018 to 2019 of the BoCs Art Residencies in Cosenza.
From 2000 to 217 he has been Director of GAMeC (Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea) of Bergamo
of which he is now Director until March 2021.
From 1986 to 1992 he was first Editor-in-Chief and then Deputy Editor for Flash Art Italia.
From 1994 to 1996 he has been consultant for the visual arts of the Abruzzo Region.
Among the many exhibitions he has curated, it is worth mentioning – besides those at GAMeC in Bergamo: www.gamec.it –
the exhibition of Russian artists within the review Passaggi ad Oriente (Passages to the East) at the Venice Biennial in 1993.
1993, the editions of Fuori Uso in 1994, 1995, 1997, 1998, 1999, 2012 and 2016, Over the Edges with Jan Hoet in Ghent (Belgium) and
Hoet in Ghent (Belgium) and Vanessa Beecroft,2009, and Ibrido, 2010, the latter with Francesco Garutti at the di
PAC, Milan, Com’è Viva la città, Villa Olmo, 2015, Como. Collaborates with the Proa Foundation in Buenos
Aires for which he has created exhibitions such as: Alighiero Boetti, 2004, El Tiempo de l’Arte, 2007, El Classico
of Art and Fabio Mauri
From 1995 to 2004 he was curator of the Advanced Course of Visual Arts at the Foundation Antonio Ratti
of Como.
In 2003 he was founder of AMACI (Association of Italian Contemporary Art Museums), of which he was a member of the Board of Directors and Vice President.
was a member of the Board of Directors and Vice President until 2016.
From 2003 to 2006 he was the director of I love Museums, the information magazine of AMACI
(Association of Italian Museums of Modern and Contemporary Art) and the contemporary art magazine
Why/.
From 2004 to 2015 he was Consultant of the Furla – Querini Stampalia Prize for Art.
In 2005 he was Commissioner of the Quadriennale di Roma,
From 2008 to 2010 he has been consultant of MiArt International Art Fair of Milan.
From 2001 to 2005 he was a member of the Scientific Committee of MUSEION in Bolzano.
From 2012 to 2017 he was a member of the Scientific Committee of the Luigi Pecci Museum Center for Contemporary Art in Prato.
Since 2012 he is a member of the Scientific Committee of CIAC (Italian Center for Contemporary Art) of Foligno
(Umbria).
In 2008 he was awarded by the Magnificent Rector of the University of Bologna Pier Ugo Calzolari with the
recognition to the Career promoted by the AMA (Association Almae Matris Alumni) of the athenaeum
University of Bologna.
In 2016 he received the Captains of Culture of the Year Award.
Representation and Editorial Systems for Art at the Academy of Fine Arts of Brera, Milan.
Curator of Autostrada Biennale, 2019, new art biennial of the Republic of Kosovo.
Curator from 2018 to 2019 of the BoCs Art Residencies in Cosenza.
From 2000 to 217 he has been Director of GAMeC (Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea) of Bergamo
of which he is now Director until March 2021.
From 1986 to 1992 he was first Editor-in-Chief and then Deputy Editor for Flash Art Italia.
From 1994 to 1996 he has been consultant for the visual arts of the Abruzzo Region.
Among the many exhibitions he has curated, it is worth mentioning – besides those at GAMeC in Bergamo: www.gamec.it –
the exhibition of Russian artists within the review Passaggi ad Oriente (Passages to the East) at the Venice Biennial in 1993.
1993, the editions of Fuori Uso in 1994, 1995, 1997, 1998, 1999, 2012 and 2016, Over the Edges with Jan Hoet in Ghent (Belgium) and
Hoet in Ghent (Belgium) and Vanessa Beecroft,2009, and Ibrido, 2010, the latter with Francesco Garutti at the di
PAC, Milan, Com’è Viva la città, Villa Olmo, 2015, Como. Collaborates with the Proa Foundation in Buenos
Aires for which he has created exhibitions such as: Alighiero Boetti, 2004, El Tiempo de l’Arte, 2007, El Classico
of Art and Fabio Mauri
From 1995 to 2004 he was curator of the Advanced Course of Visual Arts at the Foundation Antonio Ratti
of Como.
In 2003 he was founder of AMACI (Association of Italian Contemporary Art Museums), of which he was a member of the Board of Directors and Vice President.
was a member of the Board of Directors and Vice President until 2016.
From 2003 to 2006 he was the director of I love Museums, the information magazine of AMACI
(Association of Italian Museums of Modern and Contemporary Art) and the contemporary art magazine
Why/.
From 2004 to 2015 he was Consultant of the Furla – Querini Stampalia Prize for Art.
In 2005 he was Commissioner of the Quadriennale di Roma,
From 2008 to 2010 he has been consultant of MiArt International Art Fair of Milan.
From 2001 to 2005 he was a member of the Scientific Committee of MUSEION in Bolzano.
From 2012 to 2017 he was a member of the Scientific Committee of the Luigi Pecci Museum Center for Contemporary Art in Prato.
Since 2012 he is a member of the Scientific Committee of CIAC (Italian Center for Contemporary Art) of Foligno
(Umbria).
In 2008 he was awarded by the Magnificent Rector of the University of Bologna Pier Ugo Calzolari with the
recognition to the Career promoted by the AMA (Association Almae Matris Alumni) of the athenaeum
University of Bologna.
In 2016 he received the Captains of Culture of the Year Award.
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