Marco Bagnoli

L’artista è stato invitato a interpretare il,

Museo Civico Archeologico e della Collegiata di Casole d’Elsa

Titolo:

La Sfera

BIO

Marco Bagnoli nasce a Firenze, nel 1949.

Di formazione scientifica, si impone nella seconda metà degli anni 1970

e da allora la sua presenza nel panorama artistico internazionale è costante.

La sua poetica riconosce nel metodo dell’arte

Un gran segreto, che non può essere svelato perché è un segreto che non sta nascosto.

La scienza esplora i suoi limiti, pensa di elevarsi a comprendere il mistero della vita.

Ma non si eleva, semplicemente è il mistero che si abbassa.

Tenere alto il mistero della vita, che è anche il segreto dell’arte.

E ancora afferma che

Un luogo non è necessariamente uno spazio.

Cominciare a percorrerlo, nella consapevolezza del proprio passo, crea la dimensione.

Questa dimensione, del proprio passo, è uno spazio dato in un Tempo, il Tempo del proprio cammino.

Raggiungere la dimensione del proprio passo nella libertà: questo è il metodo dell’arte e la sua dimensione.

Ha partecipato alla Biennale di Venezia (1982, 1986, 1997), a documenta di Kassel (1982, 1992)

e al Sonsbeek di Arnhem (1986); alle sue personali presso De Appel, Amsterdam (1980 e 1984),

Centre d’Art Contemporain Genève (1985), Musée Saint-Pierre Art contemporain, Lyon (1987), Magasin,

Centre National d’Art Contemporain, Grenoble (1991), Castello di Rivoli (1992),

Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato (1995), IVAM, Centre del Carme, Valencia (2000),

České Muzeum Výtvarných Umění, Praha (2009), Madre, Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina, Napoli (2015).

Dal 1976 varie opere di Bagnoli sono installate permanentemente nel centro storico,

a Palazzo Durini e nella Piantagione Paradise, di Bolognano, Pescara.

Dal 2007 Ascolta il flauto di canna, 1985-2007, e Dacché sia notte, entra, 2007, sono nel parco di Villa La Magia a Quarrata.

Dal 2010 Amore e Psiche, 2010, è nel Parco Mediceo di Pratolino a Vaglia. Da febbraio 2018 la fontana Lʼanello mancante

alla catena che non cʼè, 1989-2017, è in piazza Ciardi a Prato. A giugno 2020 è stata reinstallata, dopo il restauro,

la fontana Cinquantasei nomi, 1999-2000, in prossimità dell’ingresso al Castello di Rivoli. Sempre da giugno 2020

Come figura d’arciere, 1993-2019, è nel Molo E dell’Aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino.

Il 5 maggio 2017 si è aperto a Montelupo Fiorentino l’Atelier Marco Bagnoli, uno spazio multifunzionale,

che l’artista concepisce nel suo insieme come un’opera d’arte totale (Gesamtkunstwerk).

L’OPERA

1. La Sfera

2. Vortice astratto nell’occhio di Cézanne

3. Voglio una nuova fioritura, che necessariamente faccia a meno di un passato, che altrimenti non riuscirà mai a seguire la crescita delle deduzioni creative / Kazimir Malevič

4. Fattura per 20g di oro relativa a un’area di sensibilità immateriale / Yves Klein

5. Nell’altare vedico è inserita una pietra rigorosamente forata da se stessa, che più o meno dice: “vi sono degli artefici molto più bravi di noi” / Joseph Beuys

Marco Bagnoli

The artist has been invited to interpret the Civic, Archeological and Collegiate Museum in Casole d’Elsa

Title: 1. La Sfera

BIO

Marco Bagnoli was born in Florence, in 1949.

His education focused on scientific studies. He became a known artist during the second half of the 1970s and,

since then, he has been a central figure on the international stage.

His artistic poetry is that of a secret that cannot be revealed because it is not hidden.

That is the secret of art. Moreover, he believes that art allows people to reach one’s own freedom path and dimension.

He exhibited at Venice Biennale (1982, 1986, 1997), Kassel documenta (1982, 1992) and Arnhem Sonsbeek (1986);

he had solo exhibitions at De Appel, Amsterdam (1980, 1984), Centre d’Art Contemporain Genève (1985),

Musée Saint-Pierre Art contemporain, Lyon (1987), Magasin, Centre National d’Art Contemporain, Grenoble (1991),

Castello di Rivoli (1992), Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato (1995), IVAM, Centre del Carme, Valencia (2000),

České Muzeum Výtvarných Umění, Prague (2009), Madre, Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina, Naples (2015).

Since 1976 some of his artworks have been installed in the city centre of Pescara, in Palazzo Durini and Piantagione Paradise, in Bolognano.

Since 2007, Ascolta il flauto di canna (1985-2007) and Dacché sia notte, entra (2007) are in Villa La Magia park in Quarrata. Since 2010,

Amore e Psiche (2010) is in the Pratolino Parco Mediceo in Vaglia. Since February 2018, Lʼanello mancante alla catena

che non cʼè fountain (1989-2017) is in Piazza Ciardi, in Prato. In June 2020, the restored fountain Cinquantasei nomi (1999-2000)

was installed near the entrance of Castello di Rivoli. Since June 2020, his work Come figura d’arciere (1993-2019)

is at Molo E at the Leonardo da Vinci airport in Fiumicino.

On May 5, 2017, the Marco Bagnoli Atelier began its activity in Montelupo Fiorentino. It is a multifunctional space

that is conceived as a Gesamtkunstwerk, an overall work of art.

WORK

1. The Sphere

2. Abstract vortex in the eye of Cézanne

3. I want a new flowering, that does not need a past, that otherwise will never succeed in following the growth of creative deductions / Kazimir Malevič

4. Invoice for 20g of gold related to an area of immaterial sensitivity / Yves Klein

5. In the Vedic altar is inserted a stone strictly pierced by itself, which more or less says: “there are craftsmen much better than us” / Joseph Beuys

www.museisenesi.org/museo/museo-civico-archeologico-e-della-collegiata

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